Cioccolateria torinese, l’attesa è il piacere
08/02/2021

Cioccolateria torinese, l’attesa è il piacere

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Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, il tour di Uno Chef in Bottega termina con lo speciale sulla cioccolateria di Guido Castagna, maestro torinese che ha accolto Valerio Braschi nel suo laboratorio a Giaveno (TO). Qui vengono lavorate le fave di cacao seguendo un metodo naturale di minimo 12 mesi.

Guido Castagna, il gusto naturale di attendere

La passione di Guido Castagna per la cioccolateria nasce nel 2001, quando lavora il suo primo cioccolato utilizzando i migliori cacao del mondo, scelti personalmente dopo aver visitato le cooperative produttrici. Il seme da cui nasce la sua arte è il rispetto per la materia prima, i diritti dell’uomo e della natura. Un metodo naturale per chi sa attendere, un’ode alla genuinità del processo.

Una volta giunte in laboratorio le fave di cacao riposano per tre mesi. Le più pure vengono selezionate e lavorate a bassa temperatura. Il cioccolato viene poi temperato, modellato in blocchi e lasciato maturare altri sei mesi. In ogni fase della produzione, dalla setacciatura iniziale al temperaggio finale, si presta la massima attenzione per non alterare il gusto delle fave e gli aromi. L’attesa e il rispetto rendono il cioccolato Guido Castagna un diamante puro tra tutte le realtà piemontesi, e non solo.

Torino, la fabbrica di cioccolato

Torino è per eccellenza la città italiana del cioccolato. Qui nasce una lunga tradizione di maestri cioccolatieri, in particolare nel 1560, quando Emanuele Filiberto di Savoia decise di festeggiare il trasferimento della capitale ducale da Chambéry a Torino servendo alla città una tazza di cioccolata calda.

Da allora il cioccolato divenne una specialità piemontese, e Torino si afferma capitale della dolcezza con la nascita nel settecento del Bicerin, una bevanda a base di cacao, caffè e crema di latte, e con quella del Gianduiotto nel 1865. Arrivano poi il boero, con il suo ripieno di liquore, e il cremino, con i suoi tre inconfondibili strati.

E proprio ispirato a moltiplicarsi del gusto, Valerio Braschi ha realizzato una ricetta con il cioccolato Guido Castagna. Nel prossimo articolo scopriremo la ricetta della pera ai tre cioccolati realizzata con Fusiontec.